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Estate uguale Gelato! Ma quale? E in quale momento della giornata?
La Dott.ssa Benedetta Raspini, ricercatrice finanziata dalla Fondazione Umberto Veronesi ci racconta il gelato da un punto di vista nutrizionale.
Estate uguale gelato! E in questa stagione spesso è l’unico alimento che viene voglia di mangiare. Ma va bene mangiarlo tutti i giorni? E soprattutto in che momento della giornata? A merenda? A pranzo? A fine pasto?
Per prima cosa è importante fare distinzione tra gelato e gelato, industriale o artigianale.
I primi sono quelli confezionati che normalmente troviamo nella grande distribuzione e nei bar, mentre gli artigianali sono realizzati esclusivamente con ingredienti freschi da maestri gelatieri. Essendo un prodotto “fresco” si deve preparare e rinnovare quasi quotidianamente e non contiene, quindi, nessun tipo di conservante.
Il buon gelato artigianale contiene solo latte pastorizzato fresco (o panna fresca) e uova di categoria A, insieme ad altri ingredienti ed ingredienti composti nobili. Ingredienti e materie semplici e genuine.
Dal punto di vista calorico, il gelato artigianale e quello confezionato, sono più o meno simili, ma dal punto di vista nutrizionale, quello “fresco” contiene meno grassi (che derivano dal latte o dalla panna e dalle uova), e più vitamine (anche se in quantità minime) quando il gelato è al gusto frutta.
E’ un alimento sicuramente completo, tant’è che il gelato è sempre sinonimo di aumento di peso e di cibo proibito nella maggior parte delle diete. Nelle giuste quantità, però, e con qualche accortezza,è possibile concedersi un buon gelato, soprattutto nelle giornate più calde.
Una porzione da 100 gr di gelato alla crema, ad esempio,contiene circa il 35% di carboidrati, praticamente tutti sotto forma di zuccheri semplici, il 55% di grassi e circa il 10% di proteine. Considerando l’elevato contenuto di zuccheri semplici e di grassi il gelato non può essere considerato un sostituto del pasto, ma può comunque essere inserito in una dieta varia ed equilibrata.
Il gelato ideale è sicuramente quello artigianale (anche vegano, senza derivati animali) preparato con ingredienti freschi in modo da scongiurare il rischio dell’aggiunta di additivi e grassi idrogenati. Se lo scegliamo alla frutta, poi, la componente grassa è sicuramente inferiore. Rimangono comunque gli zuccheri, quindi attenzione.
Una frequenza di non più di due volte a settimana è una buona mediazione per i più golosi, in modo da non esagerare con la quantità di zuccheri semplici, preferendolo a merenda al posto del solito spuntino (non esagerando con le quantità),oppure dopo un pasto ricco di fibra,come ad esempio un’insalatona di verdure miste, che regolerà l’assorbimento dei grassi e degli zuccheri diminuendolo.
Negli ultimi anni, inoltre, sempre più gelaterie, per rispondere alle esigenze dei consumatori che per motivi di salute e di attenzione al benessere richiedono prodotti senza dolcificanti sintetici e a basso contenuto di zuccheri semplici, propongono una vasta scelta di gelati realizzati solo con gli zuccheri già presenti nella frutta, usata quindi come materia prima, e dolcificati con dolcificanti di origine naturale come la stevia o l’eritritolo. In questo modo si riduce drasticamente il contenuto di zuccheri e si risparmia sulle calorie totali del prodotto finito.